Decreto Energia: le misure per il contenimento dei costi dell’energia
Le misure per il contenimento dei costi dell’energia
Il cosiddetto Decreto Energia (Decreto-Legge 1 marzo 2022, n. 17) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale
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Sicuramente hai sentito parlare del “Decreto Energia” in questi giorni, ma cosa significa per i tuoi consumi o per l’impresa dove lavori?
Il decreto è entrato in vigore il 22 marzo 2022. Contiene le misure per contrastare il rincaro dell’elettricità e del gas naturale, ma fa anche dei provvedimenti per le fonti energetiche rinnovabili.
Le principali misure previste nel Decreto Energia
Le principali misure per contrastare l’aumento dei costi dell’energia sono cinque:
- L’ARERA annulla le aliquote per gli oneri generali di sistema applicati alle utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione con una potenza disponibile fino a 16,5 kW
- La riduzione dell’IVA al 5% e degli oneri generali nel settore del gas
- Il rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas, previsto per clienti domestici in gravi difficoltà economiche e in gravi condizioni di salute
- Il credito d’imposta a favore delle imprese energivore, pari al 20% delle spese sostenute per l’energia acquistata e che è stata utilizzata nel secondo trimestre del 2022
- Il credito d’imposta per le imprese a forte consumo di gas naturale. È un sostegno per l’acquisto di gas naturale ed è pari al 15% delle spese sostenute. Riguarda i consumi del secondo trimestre del 2022
Le misure che riguardano il settore delle energie rinnovabili
Due sono le più rilevanti misure riguardanti le fonti energetiche rinnovabili:
- La semplificazioni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. La novità sta nel fatto che queste installazioni vengono ora considerate manutenzione ordinaria e non sarà più necessario richiedere “permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso”
- Viene riconosciuto un credito d’imposta per imprese che fanno investimenti nelle regioni del Sud Italia per “ottenere una migliore efficienza energetica” e “promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Resta valido fino al 30 novembre 2023
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