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Agrisolare o agrivoltaico?

Agrisolare o agrivoltaico?

Agrisolare o agrivoltaico?

In questo post cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: quale è la differenza tra un impianto agrisolare e un impianto agrivoltaico?

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Con l’adozione del PNRR e il rilancio delle politiche energetiche a favore della realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, fotovoltaico in particolare, sentiamo nominare indifferentemente i termini agrisolare e agrivoltaico, anche in maniera impropria. Ma è necessario fare una distinzione? La domanda è opportuna e la risposta è affermativa, trattandosi di sistemi e impianti molto diversi. Noi di ECOPRO progettiamo e realizziamo entrambe le soluzioni in base alle vostre necessità.

AGRISOLARE
Parliamo di “agrisolare” o “agrosolare” quando ci riferiamo ad impianti fotovoltaici installati sui tetti di edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Ci riferiamo, quindi, ad impianti che possono alimentare i consumi energetici di fattorie, allevamenti e stabilimenti di trasformazione che, per essere autorizzati, devono essere già esistenti.
Il PNRR ha stanziato 1,5 mld di Euro da distribuire con il bando Parco Agrosolare per avviare e favorire investimenti in questo settore. Il bando è scaduto il 26 Ottobre e prevedeva finanziamenti a fondo perduto per impianti tra i 6 kW e i 500 kW di potenza installata.

AGRIVOLTAICO
Un sistema “agrivoltaico” o “agrovoltaico” , invece, parte da uno studio agronomico grazie al quale si individuano le coltivazioni che risultano più produttive se affiancate da un idoneo impianto fotovoltaico. L’impianto, di dimensioni e strutture diverse a seconda delle colture e relative lavorazioni, oltre a produrre energia elettrica per l’autonsumo, offre ombreggiatura e riparo da grandine e fenomeni distruttivi, e non più così rari, come le “bombe d’acqua”. L’apparato presuppone anche l’adozione di sistemi di controllo per il monitoraggio della fertilità del suolo, del microclima, del risparmio idrico (c.d. agricoltura digitale e di precisione).
Secondo studi recenti, tra le colture ritenute adatte alla compresenza dell’attività agricola con gli impianti fotovoltaici, ci sarebbero cipolle, fagioli, cetrioli, zucchine, patate, insalata, spinaci e fave.
E’ prevista la pubblicazione di uno specifico bando per l’agrivoltaico (sempre a valere su fondi del PNRR) entro la fine di Dicembre.

ECOPRO, insieme ai propri partner, supporta le aziende agricole che intendono fare domanda di accesso al bando Parco Agrisolare: contattaci.

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I Gruppi di Autoconsumo Collettivo sono insiemi di utenti finali e/o produttori di energia rinnovabile che stipulano un contratto per condividerla nell’ambito di uno stesso edificio (o condominio).
Entrambe le forme di aggregazione prevedono le figure dei “prosumer” (produttore-consumatore) e del “referente”, ovvero il soggetto deputato a relazionarsi con il GSE per la contabilizzazione dell’energia e per la gestione degli incentivi.

Questi sono erogati sull’energia condivisa purché vengano rispettati alcuni requisiti comuni:

  • Gli impianti devono essere alimentati da fonti rinnovabili;
  • Devono avere una potenza massima di 1 MWp
  • Devono essere di nuova costruzione.
  • I punti di prelievo e di immissione dell’energia devono essere situati nella stessa zona di mercato.

Quanto alle differenze:

  • I membri del Gruppo sono utenti finali che fanno parte di un medesimo edificio, dove devono trovarsi i rispettivi POD e dove installare l’impianto da fonte rinnovabile (generalmente fotovoltaico). Questi utenti possono diventare “prosumers” o unirsi a soggetti produttori (situati entro il medesimo edificio/condominio.
  • La CER è un soggetto giuridico composto da persone fisiche, PMI, enti pubblici, enti di ricerca e/o del terzo settore che ne divengono membri o azionisti. La CER è regolata da uno Statuto e può costituirsi in forma di associazione, cooperativa, consorzio, organizzazione no profit.

Quali sono i benefici?

  • Vengono abbattuti i costi sostenuti per l’energia elettrica (con riduzione della CO2 immessa in atmosfera);
  • L’energia condivisa viene incentivata dal GSE per 20 anni con una tariffa pari a:
    • 110 €/MWh per i Gruppi di Autoconsumo Collettivo
    • 118 €/MWh per le CER
  • L’energia in eccesso immessa in rete viene venduta ripartendo i ricavi tra i membri del gruppo

Grazie alla nostra esperienza e ai nostri partner siamo in grado di studiare le vostre necessità energetiche e di consigliarvi la soluzione più adatta per voi. Offriamo un servizio di consulenza, progettazione, installazione e infine gestione post-vendita, un vero e proprio servizio a 360°.

Contatta ECOPRO per sapere di più

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Il dichiarante MANIFESTA il proprio interesse a ricevere informazioni e una quotazione gratuita dei prodotti selezionati, autorizzando nel contempo ECOPRO S.r.l. a trattare i propri dati nella presente riportati e a renderli noti in qualsiasi forma, il tutto dopo aver preso visione ed accettato quanto riportato nell’informativa in calce al seguente modello.
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (ART. 13 del Reg. UE n. 2016/679 del 27 aprile 2016) In applicazione dell’art 48 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445 si informa che, ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), i dati da Lei forniti saranno utilizzati per lo svolgimento della manifestazione di interesse di aderire al progetto descritto. I dati da Lei forniti saranno trattati dal personale anche con l’ausilio di mezzi elettronici e potranno essere comunicati ai soggetti istituzionali nei so li casi previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento, o a terzi interessati nel rispetto della normativa disciplinante l’accesso. A tal proposito, si ricorda che le dichiarazioni sostitutive rese nel presente modello sono oggetto di controllo da parte della società ai sensi dell’art 71 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445. Soggetto designato per il trattamento dei dati è ECOPRO S.r.l.. I Suoi dati saranno trattati per il tempo stabilito dalla normativa nazionale e Lei ha il diritto di accedere ai suoi dati personali e di ottenere la rettifica degli stessi nonché di rivolgersi all'autorità Garante per proporre reclamo. Troverà un’informativa completa ed aggiornata sul nostro sito. Il dichiarante CONFERMA di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali. Il presente modulo rappresenta esclusivamente una MANIFESTAZIONE DI INTERESSE a ricevere informazioni dettagliate e un preventivo per il prodotto selezionato. A seguito dell’invio del presente modulo verrà contattato da un nostro operatore.

Quali sono gli elementi da tener conto per realizzare un impianto agrivoltaico di successo?

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L’agrivoltaico è un sistema che integra in modo sinergico la produzione energetica e agricola.

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Il principio fondamentale di qualsiasi impianto agrivoltaico è quello di creare una sinergia tra produzione elettrica e agricoltura, creando un equilibrio dal quale entrambe le attività possono trarre beneficio.

Efficienza produttiva
Un impianto agrivoltaico deve garantire l’efficienza produttiva sia per quanto riguarda l’energia, che per quanto riguarda i prodotti agricoli. Noi di ECOPRO abbiamo un gruppo di lavoro eterogeneo con competenze trasversali: progettiamo un impianto agrivoltaico insieme a agronomi e esperti certificati.

La giusta comunicazione
Un elemento da non tralasciare perché influenza il successo di un impianto agrivoltaico: è necessario coinvolgere le comunità locali attraverso strategie di comunicazione in grado di facilitare progetti di collaborazione.

Scegliere le colture giuste
Nella progettazione di un agrivoltaico bisogna valutare quali colture abbiano migliore resa e traggono vantaggio dall’ombreggiamento dei pannelli solari. È anche importante che le colture prescelte abbiano mercato localmente.

Le condizioni ambientali
Il sito di installazione per un impianto agrivoltaico deve avere delle condizioni ambientali favorevoli e appropriate, come ad esempio la corretta esposizione al sole, ma anche la disponibilità di acqua. L’agrivoltaico tra l’altro permette anche di migliorare l’efficienza idrica del sito, permettendo un risparmio di acqua per l’irrigazione grazie all’ombreggiamento dei pannelli.

La scelta della tecnologia
La configurazione impiantistica di un impianto agrivoltaico è molto importante. Noi come progettisti infatti dobbiamo prevedere in anticipo il livello di ombreggiamento delle strutture e dei moduli fotovoltaici, ma dobbiamo anche prevedere spazi per il transito dei mezzi agricoli.

Vuoi sviluppare la tua azienda agricola e hai intenzione di installare un impianto agrivoltaico? Contattaci e affidati a ECOPRO per tutte le fasi di sviluppo, dalla scelta del sito, alla progettazione fino alla gestione post-vendita.

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Il 16 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Aiuti ter” che prevede disposizioni a favore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Sono previste delle misure per favorire la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili su beni demaniali in uso al Ministero dell’Interno, ma anche per favorire l’installazione su coperture e facciate di edifici.

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In questo articolo forniamo alcuni spunti di riflessione riguardo l’attuale rincaro delle bollette di gas e luce

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Le bollette sono sempre più care, perché? È il risultato di una politica energetica che ha privilegiato l’utilizzo del gas negli ultimi anni.

Conto Energia e il mercato delle rinnovabili
Dopo gli anni d’oro di sviluppo del fotovoltaico grazie al Conto Energia, il mercato delle rinnovabili ha vissuto un periodo di difficoltà. Senza incentivi il settore non era pronto a svilupparsi in modo autonomo: il costo dei prodotti non favoriva la realizzazione di impianti in grado di essere economicamente sostenibili. Il sistema di incentivazione denominato “Conto Energia” ha creato sicuramente opportunità di speculazione finanziaria, ma ha anche creato molti posti di lavoro e ha permesso la realizzazione di tantissimi impianti da fonti rinnovabili che generano tanta energia sostenibile.

Il FER e il concetto dell’autoconsumo
Dal 2019 è stato introdotto un nuovo sistema per favorire l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, dedicato a chi deve abbattere i propri consumi energetici. Con l’introduzione di una tariffa omnicomprensiva e procedure di accesso mediante iscrizione a registro o partecipazione a aste, si è sviluppato di nuovo il settore delle rinnovabili grazie a impianti in autoconsumo e grazie al costo dei prodotti che finalmente aveva raggiunto livelli di sostenibilità economica.

Il FER e il concetto dell’autoconsumo
Dal 2019 è stato introdotto un nuovo sistema per favorire l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, dedicato a chi deve abbattere i propri consumi energetici. Con l’introduzione di una tariffa omnicomprensiva e procedure di accesso mediante iscrizione a registro o partecipazione a aste, si è sviluppato di nuovo il settore delle rinnovabili grazie a impianti in autoconsumo e grazie al costo dei prodotti che finalmente aveva raggiunto livelli di sostenibilità economica.

Il Superbonus e l’aumento dei costi dei prodotti
Con l’introduzione del Superbonus 110% in Italia si è riscontrato un aumento esponenziale dei prodotti e di conseguenza abbiamo visto aumentare prezzi di moduli fotovoltaici, inverter e materiali in generale.

Aumento del costo dell’energia e la povertà energetica
Il recente aumento dei costi energetici è il risultato di sbagliate politiche energetiche, che, invece di favorire lo sviluppo delle rinnovabili, ha provocato un aumento dei consumi di gas, considerandolo come una fonte energetica di transizione. Adesso si parla di povertà energetica e per combatterla abbiamo lo strumento delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Noi di ECOPRO pensiamo che si debba informare la cittadinanza su queste opportunità e coinvolgerla nelle scelte strategiche che riguardano necessità fondamentali: sicuramente sono necessari interventi strutturali dal punto di vista della normativa vigente.

FER2, il tanto atteso decreto
Il decreto impropriamente denominato FER2 è in programma da più di un anno, senza riuscire a pubblicarlo in tempi adeguati a fare seguito al FER1. Infatti attualmente non è in vigore alcun sistema di incentivazione per il fotovoltaico, e con l’aumento dei costi dei materiali risulta fondamentale affidarsi a noi di ECOPRO che analizziamo la tua bolletta e configuriamo l’impianto in base alle tue esigenze energetiche.

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Pubblicato il bando Parco Agrisolare

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Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha pubblicato il 24 agosto 2022 l’Avviso recante le modalità di presentazione delle domande per il bando Parco Agrisolare. Per questa misura relativa alla riqualificazione energetica sono stati stanziati nel PNRR 1,5 miliardi di euro. Delle risorse complessive almeno il 40% è destinato finanziare progetti nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In questo articolo riassumiamo le informazioni che devi sapere se vuoi presentare la domanda di accesso al bando Parco Agrisolare.

A quanto ammonta lo stanziamento dei fondi per il bando Parco Agrisolare?
I progetti saranno incentivati per l’importo di 1,5 miliardi (fino a esaurimento dei fondi) mediante una procedura a sportello. In particolare i fondi (PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2) sono suddivisi in tre categorie:

  1. produzione agricola primaria (Allegato A, Tabella 1A, del Decreto del MIPAF del 25/03/2022, nr. 140119, modificato dal DM 15/07/2022 nr. 315434), al quale è riservata la quota di 1,2 miliardi di euro;
  2. trasformazione di prodotti agricoli in agricoli (Allegato A, Tabella 2 A del Decreto sopra citato), al quale è riservata la quota di 150 milioni di euro;
  3. trasformazione di prodotti agricoli in “non agricoli” e alle altre imprese (Allegato A, Tabella 3A, del Decreto sopra citato), al quale è riservata la quota di 150 milioni di euro;

Quando posso presentare la domanda per il bando Parco Agrisolare?
Le imprese del settore agricolo e agroalimentare possono presentare le domande mediante il portale del GSE, dalle ore 12:00 del 27 settembre 2022 fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Quando posso iniziare i lavori di installazione?
L’inizio dei lavori deve essere successivo alla presentazione della domanda. Chi riuscirà a accedere ai fondi del bando avrà 18 mesi (dalla data di pubblicazione dei Soggetti Beneficiari) per la realizzazione e rendicontazione degli interventi (possibile proroga al massimo fino al 30 giugno 2026).

Qual è l’obiettivo del bando Parco Agrisolare?
È prevista l’installazione di 375 MW di fotovoltaico realizzato su edifici e immobili dei settori agricolo e zootecnico. Attraverso lo stanziamento di questi incentivi si intende sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici integrati nei tetti, eventualmente con sistemi di accumulo e dispositivi smart, interventi di automazione del raffrescamento e della ventilazione e anche soluzioni per l’isolamento dei tetti.

Caratteristiche dei progetti da presentare nella domanda di richiesta incentivo
Di seguito indichiamo in breve le caratteristiche dei progetti di impianti fotovoltaici che possono accedere al bando Parco Agrisolare:

  • configurazione della potenza dell’impianto in base ai fabbisogni energetici dell’azienda agricola;
  • potenza dell’impianto deve essere tra i 6 kWp e i 500 kWp;
  • devono essere impianti di nuova costruzione (nel caso di potenziamento di un impianto già esistente, l’incentivo riguarderà esclusivamente i costi relativi alla nuova sezione);
  • dimensionamento dell’impianto dovrà essere fatto usando tool “PVGIS” (https://re.jrc.ec.europa.eu/pvg_tools/it/);
  • i moduli dovranno essere installati su coperture di fabbricati o serre esistenti;
  • il limite di spesa per l’impianto fotovoltaico è di 1.500 Euro/kWp (+ 1.000 Euro/kWh per gli eventuali sistemi di accumulo)

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