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Regione Marche: legge sulle aree idonee

Regione Marche: legge sulle aree idonee

Fotovoltaico nella Regione Marche: legge sulle aree idonee

La normativa, ora in vigore, individua aree idonee e non idonee per la realizzazione di impianti fotovoltaici, agrivoltaici e flottanti o galleggianti, ponendo l’accento sull’equilibrio tra lo sviluppo energetico e la tutela ambientale.

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Con la pubblicazione della legge 04/2024 la Regione Marche legifera sulle aree idonee per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Affidati a ECOPRO per la consulenza e la realizzazione di impianti fotovoltaici.

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ECOPRO è pronto a guidarti attraverso il complesso paesaggio normativo delle Marche, offrendoti soluzioni su misura per sfruttare al massimo il potenziale solare della regione. Con il nostro team di esperti, potrai navigare con fiducia attraverso le sfide normative e realizzare il tuo impianto fotovoltaico in modo efficiente e conforme alle regolamentazioni regionali.

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Sfrutta al massimo le opportunità offerte dalla legge regionale sulle aree idonee per l’energia solare. Contatta ECOPRO oggi stesso per iniziare a pianificare il tuo progetto fotovoltaico. Siamo qui per aiutarti a trasformare il potenziale solare delle Marche in realtà. Non perdere tempo: il futuro dell’energia solare ti attende con ECOPRO!

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SDG: Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

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SDG: Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

La comunità degli Stati ha approvato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico. 

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Nel settembre 2015, oltre 150 leader mondiali si sono riuniti all’ONU per adottare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, stabilendo 17 obiettivi (SDGs) volti a eliminare la povertà, combattere l’ineguaglianza e proteggere l’ambiente entro il 2030. Questi obiettivi universali sono integrati e bilanciati tra le dimensioni economiche, sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile, e rappresentano un impegno condiviso verso progressi significativi a livello globale. Noi di ECOPRO ci occupiamo degli obiettivi 7, 11 e 13.

L’Obiettivo 7, ad esempio, punta a garantire l’accesso universale a servizi energetici economici, affidabili e sostenibili, riconoscendo il ruolo cruciale dell’energia nell’ottenere quasi tutti gli altri SDGs. Questo include miglioramenti nella produzione alimentare, accesso all’acqua pulita, sanità, educazione e parità di genere, sottolineando come l’accesso all’energia sia fondamentale per lo sviluppo umano e economico. Con circa 1,6 miliardi di persone senza elettricità, l’obiettivo promuove anche un aumento significativo delle energie rinnovabili e un miglioramento dell’efficienza energetica a livello globale.

Parallelamente, l’Obiettivo 11 si concentra sull’urbanizzazione, con più della metà della popolazione mondiale che vive in città. Questo obiettivo mira a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili, affrontando le sfide come l’alto consumo di risorse e le elevate emissioni di gas serra. Promuove la pianificazione urbana integrata e sostenibile, l’accesso a spazi verdi sicuri e inclusivi e sistemi di trasporto sostenibili, riconoscendo l’importanza di città ben gestite per il progresso economico e sociale.

Inoltre, l’Obiettivo 13 invoca azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti devastanti. Questo include integrare misure di protezione del clima nelle politiche nazionali e rafforzare la resilienza alle calamità naturali, con un impegno dei paesi sviluppati a mobilizzare fondi significativi per aiutare i paesi in via di sviluppo a rispondere alle sfide climatiche.

Attraverso questi obiettivi interconnessi, l’Agenda 2030 offre una visione olistica e ambiziosa per un futuro più giusto e sostenibile, invitando tutti i paesi a contribuire attivamente in base alle loro capacità e situazioni.

Il nostro impegno

Noi di ECOPRO ci occupiamo di promuovere gli Obiettivi e contribuire allo sviluppo secondo gli obiettivi 7, 11 e 13 della Agenda 2030, che riportiamo di seguito nel testo completo che potete consultare sul sito web della Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo 

Obiettivo 7

Assicurare l’accesso all’energia a prezzi accessibili, affidabile, sostenibile e moderno per tutti
7.1: Entro il 2030, garantire l’accesso universale ai servizi energetici a prezzi accessibili, affidabili e moderni
7.2: Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale
7.3: Entro il 2030, raddoppio del tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica
7.a: Entro il 2030, migliorare la cooperazione internazionale per facilitare l’accesso alla ricerca energetica e alla tecnologia, comprese le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la tecnologia avanzata e più pulita dei combustibili fossili, e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e tecnologie di energia pulita
7.b: Entro il 2030, espandere il sistema di infrastruttura e aggiornare la tecnologia per la fornitura di servizi energetici moderni e sostenibili per tutti i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, le isole minori e le zone senza sbocco sul mare di tali Stati in via di sviluppo, in accordo con i loro rispettivi programmi di sostegno.

Obiettivo 11

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, flessibili e sostenibili
11.1: Entro il 2030, garantire a tutti l’accesso ad un alloggio e servizi di base adeguati, sicuri e convenienti e l’eliminazione delle baraccopoli
11.2: Entro il 2030, fornire l’accesso ai sistemi di trasporto sicuri, accessibili, e sostenibili per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, donne, bambini, persone con disabilità e le persone anziane
11.3: Entro il 2030, migliorare l’urbanizzazione e la capacità inclusiva e sostenibile per una pianificazione e gestione partecipative, integrate e sostenibili dell’ insediamento umano in tutti i paesi
11.4: Rafforzare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo
11.5: Entro il 2030, di ridurre in modo significativo il numero di morti e il numero di persone colpite e ridurre sostanzialmente le perdite economiche rispetto al prodotto interno lordo globale, causati da calamità, compresi i disastri legati all’acqua, con una particolare attenzione verso i poveri e le persone in situazioni vulnerabili
11.6: Entro il 2030, ridurre il negativo impatto ambientale pro capite nelle città, con particolare attenzione alla qualità dell’aria e gestione dei rifiuti urbani e di altro tipo
11.7: Entro il 2030, fornire l’accesso universale a spazi sicuri, inclusivi e accessibili, verdi e pubblici, in particolare per le donne ei bambini, anziani e persone con disabilità
11.a: Supporto ai legami economici, sociali e ambientali tra le zone urbane, periurbane e rurali rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale
11.b: Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e insediamenti umani con l’adozione e attuazione di politiche e programmi volti all’inclusione, all’efficienza delle risorse, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla resilienza ai disastri integrati, e volti a sviluppare e attuare, la gestione del rischio di catastrofi a tutti i livelli
11.c: Supporto ai paesi meno sviluppati, anche attraverso l’assistenza tecnica e finanziaria, nella costruzione di edifici sostenibili e resilienti con l’utilizzo di materiali locali.

Obiettivo 13

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze
13.1: rafforzare la resistenza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e disastri naturali in tutti i paesi
13.2: integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali
13.3: migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità istituzionale in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento, la riduzione di impatto e di allerta precoce
13.a: Implementare l’impegno assunto dalle parti dei paesi sviluppati nella Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici con il fine di impegnare congiuntamente 100 $ miliardi di dollari all’anno entro il 2020, per rispondere alle esigenze dei paesi in via di sviluppo nel contesto delle azioni di mitigazione significative e rendere operativo completamente il Fondo verde per il clima attraverso la sua capitalizzazione nel più breve tempo possibile
13.b: promuovere meccanismi per la capacità di una efficace pianificazione e gestione connesse al cambiamento climatico nei paesi meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, concentrandosi su donne, giovani e locale e le comunità emarginate.

 

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Autoconsumo Diffuso: non solo CER

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Una modalità innovativa per sfruttare l’energia prodotta da impianti fotovoltaici e rientrare nei consumi energetici della propria abitazione o attività commerciale, anche se l’impianto si trova in un luogo diverso

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Tra le configurazioni possibili messe a punto nel TIAD (Testo Integrato per la regolazione dell’Autoconsumo Diffuso) dell’ARERA, di notevole interesse è l’autoconsumo a distanza, una modalità innovativa per sfruttare l’energia prodotta da impianti fotovoltaici e rientrare nei consumi energetici della propria abitazione o attività commerciale, anche se l’impianto si trova in un luogo diverso.

Come funziona?
L’impianto fotovoltaico produce energia elettrica che viene immessa nella rete elettrica. L’autoconsumatore, che può essere un privato cittadino, un’impresa o un ente pubblico, preleva l’energia di cui ha bisogno dalla rete, attingendo anche da quella prodotta dal proprio impianto, anche se questo si trova a distanza. Lo scambio di energia è virtuale ed avviene attraverso la rete di distribuzione.

Quali sono i vantaggi?

  • Risparmio economico: L’autoconsumo a distanza permette di ridurre l’autoconsumo di energia dalla rete elettrica, con un conseguente risparmio sulla bolletta.
  • Sostenibilità ambientale: L’utilizzo di energia solare è una scelta ecosostenibile che contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra.
  • Flessibilità: L’autoconsumatore può scegliere di installare l’impianto fotovoltaico in un luogo diverso dalla propria abitazione o attività commerciale, come ad esempio sul tetto di un capannone industriale o su un terreno sito in area idonea.
  • Incentivi: sull’energia autoconsumata viene calcolato un incentivo dal GSE.

Quali sono i limiti?

  • Distanza: L’impianto fotovoltaico e il punto di prelievo dell’energia devono essere situati all’interno della stessa zona di dispacciamento, entro un limite di 10 km.
  • Disponibilità: sia l’unità di consumo sia l’impianto di produzione devono essere nella disponibilità dell’autoconsumatore.

L’autoconsumo a distanza è una soluzione innovativa e vantaggiosa per chi desidera sfruttare l’energia solare e contribuire alla transizione energetica.

ECOPRO ti affianca nella valutazione di questa ipotesi di configurazione e ti assiste dalla progettazione dell’impianto alla gestione delle pratiche con il GSE. Affidati ai nostri consulenti!

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Decreto FER 2 in arrivo: incentivi per impianti innovativi

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha posto al centro delle sue priorità per il periodo 2024-2026 l’atteso Decreto Fer 2, un provvedimento atteso nel settore delle energie rinnovabili. Recentemente, è stata diffusa una nuova bozza di questo decreto, che ha ricevuto l’approvazione della Commissione europea.

Il decreto, rivolto alle tecnologie pulite meno competitive, definisce modalità e condizioni per l’accesso agli incentivi destinati agli impianti di energia rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati. La Commissione europea ha accolto positivamente le modalità di implementazione di sistemi incentivanti a favore di tali impianti.

Secondo la bozza consultata, gli impianti elencati come innovativi potranno partecipare alle procedure competitive, con l’accesso a incentivi cumulabili con i meccanismi già previsti dall’articolo 12. Tuttavia, l’articolo 3 del decreto specifica i requisiti e i soggetti esclusi dall’accesso a tali incentivi.

Il Gse (Gestore dei Servizi Energetici) bandirà periodicamente procedure pubbliche per l’accesso agli incentivi nel quinquennio 2024-2028, stabilendo contingenti di potenza. Da notare che il decreto avrà validità fino al 2028.

Una delle caratteristiche rilevanti del Decreto Fer 2 è l’introduzione di una procedura accelerata di valutazione dei progetti per gli impianti di potenza superiore a 10 MW. Questo meccanismo mira a garantire tempi massimi per la realizzazione degli interventi, favorendo una maggiore efficienza nel settore delle energie rinnovabili.

In conclusione, il nuovo Decreto Fer 2 rappresenta una svolta significativa nel sostegno alle energie rinnovabili, offrendo incentivi mirati e introducendo meccanismi per accelerare la realizzazione di progetti innovativi nel campo dell’eolico offshore e delle tecnologie pulite.

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Il tanto atteso decreto per incentivare le Comunità Energetiche Rinnovabili è finalmente una realtà. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficialmente pubblicato il decreto sul proprio sito, annunciando un contingente di potenza incentivabile di 5 GW fino al 2027. Questa iniziativa rappresenta una pietra miliare per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia e ECOPRO è il referente tecnico al quale affidarsi per progettare, realizzare e gestire le CER.

Incentivi cumulabili per il potenziamento energetico
Il decreto prevede due incentivi cumulabili che stimoleranno la crescita delle Comunità Energetiche Rinnovabili. In primo luogo, un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), indirizzato alle comunità nei comuni sotto i cinquemila abitanti. Inoltre, è prevista una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa su scala nazionale. Questa doppia iniziativa contribuirà a garantire un contingente di 5 GW di potenza assegnabile fino al 2027.

Regole operative e supporto in arrivo
Il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), approverà entro i prossimi trenta giorni le regole operative che disciplineranno le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), responsabile della misura, renderà disponibili i portali per la presentazione delle richieste entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.

Il commento del Ministro Pichetto
Il Ministro Gilberto Pichetto ha dichiarato: “Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo diffuso sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese: oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici”.

Un passo importante verso un futuro sostenibile
Con l’approvazione di questo decreto, l’Italia si muove decisamente verso un futuro energetico sostenibile. Le Comunità Energetiche Rinnovabili giocano un ruolo chiave nella transizione verso fonti energetiche pulite e nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Noi di ECOPRO Seguiremo da vicino l’evoluzione delle regole operative e il ruolo fondamentale che queste iniziative avranno nel plasmare il futuro del nostro paese.

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Schema Decreto incentivi per impianti agrivoltaici

Schema Decreto incentivi per impianti agrivoltaici

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In questo post vi aggiorniamo sull’agrivoltaico e sulla normativa di riferimento

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Il panorama dell’energia in Italia si prepara a una svolta innovativa con l’approvazione dello schema di decreto che introduce incentivi per gli impianti agrivoltaici. Con l’obiettivo ambizioso di installare una potenza di 1,04 GW entro il 2026, il Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, ha recentemente firmato il provvedimento, ora in attesa dell’approvazione della Corte dei Conti dopo l’approvazione da parte di Bruxelles.

Contributo in Conto Capitale e Incentivi
La proposta mira a sostenere la diffusione di questa configurazione innovativa attraverso due principali linee di incentivo. Innanzitutto, un contributo in conto capitale, che coprirà il 40% dei costi ammissibili legati alla costruzione degli impianti. In secondo luogo, una tariffa incentivante sarà applicata alla produzione di energia immessa in rete, un meccanismo mirato a incoraggiare la produzione di energia sostenibile.

Per finanziare il contributo in conto capitale, che supera il miliardo di euro, sono stati allocati fondi specifici dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Riguardo alla tariffa incentivante, si stima un importo annuo di circa 21 milioni di euro, che sarà sostenuto dai costi del sistema.

Iscrizione a Registro e Aste
Il decreto prevede due diverse quote di potenza. Una porzione di 300 MW è riservata esclusivamente al settore agricolo, destinata a impianti con una potenza massima di 1 MW. L’accesso a questa quota sarà regolamentato attraverso l’iscrizione a registri specifici. Un secondo contingente di 740 MW sarà disponibile per una vasta gamma di soggetti, compresi consorzi temporanei di imprese che includono almeno un soggetto del settore agricolo. L’accesso a questa quota sarà aperto attraverso la partecipazione a procedure competitive pubbliche e sarà valido per impianti di qualsiasi potenza.

Lo schema di decreto rappresenta un passo significativo verso una transizione energetica sostenibile, fornendo un quadro chiave per gli investimenti nell’innovativo settore agrivoltaico. Con l’entusiasmo crescente per questa rivoluzione energetica, il decreto è destinato a giocare un ruolo cruciale nel plasmare il futuro dell’energia in Italia.

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